mercoledì 2 gennaio 2019

Torta mantovana

Definire questa torta semplice è assolutamente corretto... ma se vogliamo  parlare di calorie, allora cercate un’altra ricetta!
Il vantaggio di questo dolce è che resiste per parecchi giorni, restando costante nella sua consistenza ... biscottosa.
Io ne ho ancora alcune fette, una delle quali l’ho inzuppata oggi con gusto nella mia tisana di Natale.


Ingredienti:
170 g di farina bianca 
170 g di zucchero semolato 
150 g di burro
80 g di mandorle tritate grossolanamente 
3 uova
La scorza di un limone
Burro e farina per la teglia 

Sciogliere il burro a bagnomaria
Montare 2 uova intere ed un tuorlo con lo zucchero 
Una volta ottenuto un composto soffice inglobare il burro tiepido, poco alla volta, la scorza del limone grattugiata, la farina setacciata e 2/3 delle mandorle.
Imburrare ed infarinare una tortiera del diametro di circa 20-25 cm e versare il composto
Cospargerlo in superficie con le restanti mandorle.
In realtà io poi ne ho aggiunte in superficie ... in abbondanza!
Informare a forno caldo a 180 gradi per 25 minuti. 
Fare la prova stecchino perché - purtroppo - la durata della cottura varia da forno a forno.
Io l’ho fatta una settimana fa, l’ho conservata nella teglia, ed è ancora ottima.







martedì 1 gennaio 2019

Semifreddo al mascarpone

 Come vi dicevo, il menù di Natale era Lombardo.
Cosa c’è di più Lombardo del mascarpone ?
Bah... forse tanti cibi, ma con il mascarpone tipicamente lodigiano possiamo preparare un semifreddo di tutto rispetto. Certo non bisogna arricciare il naso pensando alle calorie od al colesterolo...


Ingredienti:
200 g di mascarpone 
200 g di zucchero semolato 
3 uova
1 bicchierino di rum



Qui abbiamo (mio figlio ed io) fatto fare il lavoro pesante a mio marito...
Nella foto si vede anche il Jack, usato per la crema utilizzata sul panettone... ma quella è tutta un’altra Tradizione!

Montare 3 tuorli con lo zucchero fino a renderli bianchi,
Unire il mascarpone sbattere bene  ed unire il rum
Montare DUE tuorli a neve ed inglobarli nel composto delicatamente per non farli sgonfiare 
Mettere la crema in bicchierini, coprirli con la pellicola trasparente e conservateli in freezer.
Sono ottimi con biscotti o con una frolla.
Noi abbiamo abbinato la torta mantovana...
Ma - anche questa - è tutta un’altra storia!

Buon felice e sereno 2019

Carissime amiche
Vi auguro un anno pieno di gioia, un anno speciale, che vi possiate stupire ogni giorno per la bellezza della natura, che i vostri nemici diventino amici, che possiate coricarvi ogni sera felici per la giornata trascorsa, un anno pieno di salute, durante il quale i vostri desideri vengano esauditi.
Buon sereno 2019 !

domenica 30 dicembre 2018

Strudel di salmone

Benché gli ingredienti paiano tanti e le istruzioni molto lunghe, questo strudel delicatissimo è più semplice a farlo che a spiegarlo.

Ottimo come antipasto oppure come piatto principale.
Da consigliare se volete stupire gli amici perché, diciamocelo chiaramente... a quanti verrebbe in mente di farcire lo strudel con il salmone?







1 sfoglia da 300 g rettangolare
8 fette di zucchina tagliata nel senso della lunghezza e grigliate
300 g di filetto di salmone
Pepe appena  macinato
1 tuorlo (a cui va aggiunto un cucchiaio di acqua) per spennellare la sfoglia

Per la farcia:
100 g di polpa di salmone
80 ml di panna da montare
20 g di scalogno
1 cucchiaio di aneto
1 cucchiaio di prezzemolo
Pepe appena macinato
Sale

Per guarnire:
100 g di pomodoro
50 g Burro
Sale
Pepe appena macinato

Stufare li scalogno tritato finemente con acqua, in una pentola antiaderente coperta
Tagliare a dadini minuscoli i 100 g di polpa di salmone
Aromatizzare con scalogno prezzemolo aneto sale e pepe
Montare leggermente la panna ed unire il trito.
Coprire e mettere in frigo per 1 ora.

Praticare una incisione leggera alla pelle dei pomodori e sbollentare per un paio di minuti
Togliere la buccia e far raffreddare
Tagliare in quarti togliere l’interno con un cucchiaino e tagkuareca cubetti finissimi,
Scaldare il burro e versarlo in una ciotola coi pomodori salare e pepare.

Stendere la sfoglia disporre le fette di zucchine  coprire con la farcia stendere sopra il salmone salare e pepare
Chiudere la sfoglia delicatamente  sigillando le due estremità, girarla con la chiusura verso il basso e con l’aiuto di un tagliere porla in una teglia, lasciando lo strudel appoggiato sulla carta da forno.

Amalgamare il tuorlo con l’acqua e spennellare lo strudel
Una volto corto tagliarlo a fettine e cospargerlo con il pomodoro e il burro: il burro si scioglierà sulla sfoglia rendendola lucida e saporita.

Mangiare subito .. attenzione, crea dipendenza!

Cottura: a forno caldo a 200 gradi per 14 minuti

sabato 29 dicembre 2018

Malfatti alla lombarda

Quest’anno, complice mio figlio che frequenta l’Alma, abbiamo deciso di proporre a Natale  un menù  diverso dal solito: cucina lombarda.
Abbiamo aperto il ricettario delle regioni italiane e scelto il nostro menù.
Piatti con ingredienti semplici, non molto elaborati, ma soprattutto molto gustosi.
La ricetta dei malfatti è presente con altri nomi in altre regioni, cambiando le proporzioni degli ingredienti.
Dosi per 6 persone:
600 g di spinaci
200 g ricotta milanese freschissima
250 g di farina
150 g di burro
120 g di parmigiano
3 uova
1 piccola cipolla
Noce moscata
Sale
Pepe

Lavare gli spinaci farli cuocere a vapore e farli raffreddare
Tritarli finemente con un coltello
Passarli in padella con 50 g di burrro e la
Cipolla tagliata in due.
Lasciare raffreddare poi unire la ricotta due uova intere ed un tuorlo, la noce moscata,metà del parmigiano e 200 g di farina, lavorare bene l’impasro poi unire sale e pepe.
Nel frattempo fate friggere il restante burro finché non scurisce leggermente.
Formare delle palline grandi come noci, passarle nella farina, lessateli in acqua salata e quando riaffiorano prenderli con una schiumarola e posizionarli in una teglia, versare sopra il burro ed il restante parmigiano.
Metterli in forno caldo a 180 gradi per 5 minuti per farli insaporire e servirli subito.
Nb: la quantità di burro di questa ricetta è notevole e se non lo verserete nei piatti insieme ai malfatti ne avanzerà parecchio nella teglia. A vostra discrezione usare meno burro fritto

giovedì 27 dicembre 2018

Villaggio di Babbo Natale

Buon Natale!

Quest’anno non avevo proprio voglia di festeggiare Natale perché ho i figli sparsi nel mondo ed a casa eravamo solo mio marito il mio gatto ed io.
Poi però mia figlia in una videochat mi ha pregato di farlo ugualmente.
Al che ho chiesto a mio marito di portare in vada tutto l’ambaradam e mi sono messa pazientemente ad attaccare le decorazioni.
Solitamente non è un mio compito, ma quello dei miei pargoli.
Una volta completato l’albero ho inviato la foto a mia figlia.
Nel frattempo lei mi aveva inviato alcune foto scattate in paese, dove si vedeva il camion di Babbo Natale (bambini davvero sono rimasta senza parole... evidentemente le renne sono diventate troppo vecchie e cominciano a soffrire di reumatismi quindi ora lui si sposta con un tir di 14 metri, guidato dal capo folletto).
C’erano anche i piccoli cantori...
La foto del camion mi è stata di ispirazione per questa torta.
Non potendo quindi fare le renne avrei dovuto fare il tir... ma mi sono dimostrata inflessibile su questo: non avrei ceduto alla modernità!
Una volta completata la torta ho spedito la foto a mia figlia.
Non avrà potuto mangiarla ma ci siamo sentite vicine vicine durante le feste... in questo caso la modernità mi ha fatto davvero comodo!


La base è la mia classica torta al cioccolato e le decorazioni sono fatte a mano da me, con la pasta di zucchero.
Non mi resta che  augurarvi di trascorrere delle serene Feste insieme ai vostri cari !

lunedì 16 ottobre 2017

Accademia del Pizzocchero

Ho avuto la fortuna di poter visitare la 110a fiera del bitto durante un week end quasi estivo.
Temperature gradevoli, cielo terso. Montagne con alberi dalle mille sfumature.
Un ultimo sprazzo d'estate anche in Valtellina.

Dopo un intero week end passato a degustare piatti tipici valtellinesi, tra cui per ben due volte i famosi pizzoccheri, non potevo esimermi dal provare a riproporli a casa.
Detto fatto.
Avevo ancora impresso davanti agli occhi la signora che in piazza preparava i pizzoccheri a mano.
Produceva pizzoccheri con una naturalezza da far sembrare l'operazione incredibilmente facile.
Logicamente non ho potuto evitare di chiederle la ricetta, nonchè i piccoli trucchi.

"una volta che hai preparato i pizzoccheri, dimentica la farina (farina 0), vanno sempre spolverati con il grano saraceno, e niente sale nell'impasto".
"anche se sulla ricetta la proporzione è di 1 a 4, io uso 1 a 3". Overossia: 3 parti di grano saraceno ed 1 di farina 0.
Ma la quantità di acqua?
"deve risultare un impasto elastico in modo da poterlo tirare col mattarello senza difficoltà: non deve essere duro, altrimenti si crepa, nè torppo morbido, altrimenti resta appiccicoso".

Dopo aver lasciato la signora Laura ai suoi pizzoccheri, ho proseguito il giro fra bancarelle di formaggi, salumi, miele, yogurt, mele da sgranocchiare e da bere...
C'era la bancarella con le creme da corpo con latte di capra, quella con creme con latte d'asina.
C'erano i gelatai che creavano gusti autunnali uno più invogliante dell'altro... 
Le caldarroste profumate.
Ma soprattutto i formaggi. Hanno premiato i migliori produttori di bitto e casera.
Ho trascorso due giorni parlando con produttori locali, con allevatori, albergatori.
Ho ascoltato le bande composte da giovanissimi, poi signori suonare la fisarmonica, donne filare la lana, anziari intagliare il legno.
Ho assistito alla gara di tosatura delle pecore, e del taglio del legno dei boscaioli.
Ho potuto ammirare i vestiti tipici 
Cose d'altri tempi. Una vita al rallentatore.
Noi cittadini abituati a bere il caffè in piedi al bar, all'happy hour, lo spritz, la movida...
Tutta un'altra storia.
Comunque, per tornare ai pizzoccheri, stamattina mi ci sono cimentata: niente di più facile!
L'impasto si fa in 5 minuti, poi mentre tagli le patate a cuberri, e le metti a bollire, prepari i formaggi, fai soffrigere l'aglio nel burro, poi aggiungi verza, o coste o fagiolini, a seconda della stagionalità.
Vi metto di seguito la ricetta originale dell'Accademia del pizzocchero di Teglio, dove questa pasta dal sapore inconfondibile, è stata creata.

Preparazione: 45 minuti
Difficoltà: media
Ingredienti per 4 persone:
400 g di farica di Grano Saraceno
100 g di farina bianca 0
200 g di burro
250 g di formaggio Valtellina Casera DOP
150 g di formaggio grattugiato
200 g di verze
250 g di patate
1 spicchio d'aglio
pepe q.b.

Mescolare le due farine, impastarle con acqua e lavorarle per circa 5 minuti
Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2-3 millimetri, con il coltello tagliare la pasta a fasce di 7/8 cm.
Sovrapporre le fasce, avendo l'accortezza di sporverarle di farina di grano saraceno per non farle attaccare.
Tagliare le fasce nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa 4/5 mm.
Cuocere le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi, e le patate tagliate a tocchetti.
Far cuocere finchè le verdure non siano quasi cotte (assaggiare una patata), poi unire i pizzoccheri e lasciarli cuocere 10 minuti.
Nel frattempo friggere il burro con l'aglio lasciandolo colorire bene.
Tagliare il Casera a scaglie.
Raccogliere i pizzoccheri con una schiumarola e versarne una parte in una taglia bel calda.
cospargere con il formaggio grattugiato ed il Casera, proseguire alternando pizzoccheri e formaggio.
Versare il burro sui pizzoccheri senza mescolare. Servire i pizzoccheri bollenti con una spolverata di pepe.

***

Mi sono venuti al primo colpo, quindi vuol dire che sono facili da preparare.
Non esitate e beveteci un buon rosso corposo, meglio se valtellinese!