sabato 25 marzo 2017

25 Marzo 2017 ... habemus avuto il Papa

Finita.
Sono già a casa. Beh, mi sono fermata al mio bar preferito a fare la mia colazione perfetta, con mia madre e mia figlia.
Il figlio era stanco, se ne è tornato a casa.
Ieri verso mezzanotte ero andata in perlustrazione per vedere che misure di sicurezza avessero messo in atto. Dopo aver girato in lungo ed in largo la zona, ho parlato con un carabiniere.
Certo, non c'era nessuna certezza che tutto potesse filare liscio, ma ho deciso di correre il rischio.
Stamattina sono uscita di casa, sul prato decine di mezzi della protezione civile, camionette antisommossa della polizia, artificeri, blindati dei carabinieri. Cinquanta metri di sbarramento per arrivare alla fila. quaranta minuti in coda per il controllo con il metal detector.
Tutti composti, si chiacchierava tra di noi, amici che di solito si incrociano mentre corriamo da una parte all'altra portando i figli a scuola.
Una mattina nebbiosa.
L'aereo del Papa in ritardo causa nebbia.
Siamo entrati nel nostro settore, ci hanno consegnato la sciarpetta dell'evento.
I bambini sono stati messi sotto la tribuna, seduti per terra.
Noi dietro, in piedi.
A parte qualche commento da dimenticare, e qualche comportamento di pura cafoneria di alcuni presenti, l'attesa è stata breve.
Vedo passare mia figlia insieme ad altri cinque bambini, tra il Parroco e le guardie di sicurezza.
Beh, devo dire che un tantino preoccupata lo ero. Non era previsto che prendessero i bambini e li portassero dal Papa.
Che emozione. Ho avuto li privilegio di avere le prime foto del Papa in primo piano.
Il saluto ai bambini, la carezza del Papa a mia figlia. Sono mielensa? Può essere ma non mi importa.
Infine la papamobile, con lui che salutava. Come di consueto è sceso ed ha salutato le folle, stretto le mani. Poi è salito sul palco e ci ha parlato.
Nel frattempo è arrivato il sole.
Un discorso breve, d'altronde la sua visita a Milano è stata programmata al minuto.
Puntualmente, alle 9.30 se ne va.
Non c'è stata frenesia, niente di niente.
Certo, la delusione di chi è riuscito a vedere di sfuggita solo la sua papalina, era palpabile.
Ma lo scopo era di esserci.
E' andato tutto bene. I poliziotti in borghese erano tra la folla, i capi graduati li scrutavano dal vialetto.
Sono riuscita a recuperare mia figlia,  la gente se ne è andata via senza spingere, in maniera ordinata.
Io odio le folle, gli assembramenti. Mi fanno paura, li rifuggo.
Eppure sono andata. e sono contenta di averlo fatto.
Ringrazio i volontari che si sono prodigati affinchè tutti si potessero sentire il più possibile a loro agio.

venerdì 24 marzo 2017

Habemus visita Papa ... un pò di timore ce l'ho

Certo non è da tutti ricevere il Papa in quartiere.
Di fianco a casa, nella mia Parrocchia.
Mai visto tanti articoli su testate giornalistiche, in internet...
Mai visto tanta attenzione al mio quartiere.
Da giorni è comparso il divieto di sosta sulle strade per avvisare che da stasera ci sarà il blocco: solo i residenti oggi potranno tornare a casa e percorrere in auto queste strade. Domani però tutto bloccato. Anche per i residenti. Non passeranno neppure i mezzi pubblici. Non si vedono più auto parcheggiate, dove fino a ieri la giungla imperversava.
Stanno preparando il palco per il Papa nei giardinetti.
Ho visto una marea di forza dell'ordine con tanti gradi sulle spalle.
Altri in borghese. Poi c'è il nostro Parroco, in mezzo a loro.
Stanno per tenere una riunione, una delle tante.
Il nostro Parroco è una persona molto in gamba, molto paziente con tutti.
Stamattina ho portato a scuola mia figlia: stavano finendo di transennare tutta la zona dove passerà la Papamobile. Fa un certo effetto.
Hanno messo i totem che indicano i settori per i credenti, i curiosi... tutti quelli che vorranno essere presenti domani.
Previa richiesta del Pass, ovviamente.
Io sono andata al mio bar preferito a fare colazione.
Pattuglie di polizia bloccano l'accesso ai parcheggi, non c'è problema, ci vado a piedi io.
Domani i varchi saranno aperti dalle 6 fino alle 7.30. Da quel momento comincerà l'attesa. In piedi ovviamente.
Sono stati distribuiti più di 6.000 pass.
Di voci ce ne sono tante che girano. Parlano pure di cecchini sui tetti. Mi sembra strano.
Telecamere di sicurezza però ci sono.
Io odio gli assembramenti, la confusione.
Che fare... Vado o non vado? Avere il Papa qui e non andarci, sembra quasi un insulto.
Però un pò di timore ce l'ho.
E non solo io, tante altre mamme.
"I bambini davanti, così vedono meglio."
 Ecco, parliamone. Di bambini ce ne saranno centinaia. Sinceramente di perdere di vista mia figlia tanta voglia non ne ho.
Mi faccio mille problemi?
Probabilmente sì.
Oggi pomeriggio porterò mia figlia in palestra, a piedi, guarderò in giro e valuterò il da farsi.
"C'è il Papa, più sicuro di così non potrà mai essere."
Effettivamente di re, regine, capi di stato, primi ministri è pieno il mondo.
Di Papa cen'è uno solo, quindi va protetto per benino.
Questo mi tranquillizza un pò.
E' anche vero che basta anche solo un matto per fare un disastro.
E questo non mi tranquillizza per niente!