lunedì 26 agosto 2013

Ozio... creativo !

Pigrizia?
Magari !
Le mie vacanze, come per la maggior parte dei comuni mortali, sono solo un trasferimento dalla mia città al luogo prescelto dove trascorrere ore serene in tutta tranquillità.
Peccato che i miei figli siano ancora scolari, allievi e studenti, quindi di sereno e tranquillo io e mio marito abbiamo avuto ben poco tempo: minuti rubati.
Da Wikipedia: "le ferie (o vacanze) sono le giornate di astensione dal lavoro."
Il concetto è chiaro.
Perchè maestri e professori non lo applicano anche ai ragazzi?
Tanto si sa che i ragazzi anche con i compiti estivi perdono una parte di quanto appreso durante l'anno scolastico.
Oltretutto ci sono ragazzi che NON svolgono i compiti, quindi la prima settimana del nuovo anno scolastico per i docenti è una sorta di capire il livello di cultura generale effettivamente interiorizzato dai ragazzi.
Cioè quello che hanno appreso e non dimenticato durante le vacanze.
Tale periodo iniziale si conlude con i testi di ingresso, che alcuni docenti valutano, ed alcuni no.
INEVITABILMENTE, eccetto rari esemplari di studenti mutanti, il tormentone causato dai ragazzi ai  genitori durante il periodo di ferie è: "dai, fai i compiti, studia, guarda che a settembre ci sono le prove di ingresso e vengono valutate..." etc.
Che ferie rilassanti sono per noi adulti, e per le mamme in particolare? (perchè, si sa, è il genere femminile che per puro istinto materno cerca di svezzare i figli anche dal punto di vista didattico).
La possibilità di oziare... che fine ha fatto?
E' anche vero che 3 mesi di vacanza consecutivi sono una follia. Bisognerebbe ridurre le vacanze a due mesi, ed utilizzare il terzo mese a metà vacanza con un lavoro socialmente utile, compatibilmente alla loro età.
Per esempio: un gemellaggio con altre scuole straniere, un  lavoro agricolo, apprendistato per i più grandi...
A mio avviso i ragazzi sarebbero stimolati in maniera positiva, e li ritroveremmo a settembre meno annoiati.
Un ozio creativo? Perchè no!

P.S.
Da Wikipedia: " Per gli antichi romani il termine otium (=ozio) non significava "dolce far niente", bensì un tempo libero dagli impegni nel quale era possibile aprirsi alla dimensione creativa."

1 commento:

  1. Non ho più problemi di compiti delle vacanze da parecchi anni, ma ricordo lo stress quando mio figlio era alle elementari: non ne aveva mai voglia e non era mai il momento....
    Buon inizio di settimana :)

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