Pigrizia?
Magari !
Le mie vacanze, come per la maggior parte dei comuni mortali, sono solo un trasferimento dalla mia città al luogo prescelto dove trascorrere ore serene in tutta tranquillità.
Peccato che i miei figli siano ancora scolari, allievi e studenti, quindi di sereno e tranquillo io e mio marito abbiamo avuto ben poco tempo: minuti rubati.
Da Wikipedia: "le ferie (o vacanze) sono le giornate di astensione dal lavoro."
Il concetto è chiaro.
Perchè maestri e professori non lo applicano anche ai ragazzi?
Tanto si sa che i ragazzi anche con i compiti estivi perdono una parte di quanto appreso durante l'anno scolastico.
Oltretutto ci sono ragazzi che NON svolgono i compiti, quindi la prima settimana del nuovo anno scolastico per i docenti è una sorta di capire il livello di cultura generale effettivamente interiorizzato dai ragazzi.
Cioè quello che hanno appreso e non dimenticato durante le vacanze.
Tale periodo iniziale si conlude con i testi di ingresso, che alcuni docenti valutano, ed alcuni no.
INEVITABILMENTE, eccetto rari esemplari di studenti mutanti, il tormentone causato dai ragazzi ai genitori durante il periodo di ferie è: "dai, fai i compiti, studia, guarda che a settembre ci sono le prove di ingresso e vengono valutate..." etc.
Che ferie rilassanti sono per noi adulti, e per le mamme in particolare? (perchè, si sa, è il genere femminile che per puro istinto materno cerca di svezzare i figli anche dal punto di vista didattico).
La possibilità di oziare... che fine ha fatto?
E' anche vero che 3 mesi di vacanza consecutivi sono una follia. Bisognerebbe ridurre le vacanze a due mesi, ed utilizzare il terzo mese a metà vacanza con un lavoro socialmente utile, compatibilmente alla loro età.
Per esempio: un gemellaggio con altre scuole straniere, un lavoro agricolo, apprendistato per i più grandi...
A mio avviso i ragazzi sarebbero stimolati in maniera positiva, e li ritroveremmo a settembre meno annoiati.
Un ozio creativo? Perchè no!
P.S.
Da Wikipedia: " Per gli antichi romani il termine otium (=ozio) non significava "dolce far
niente", bensì un tempo libero dagli impegni nel quale era possibile
aprirsi alla dimensione creativa."
Non ho più problemi di compiti delle vacanze da parecchi anni, ma ricordo lo stress quando mio figlio era alle elementari: non ne aveva mai voglia e non era mai il momento....
RispondiEliminaBuon inizio di settimana :)